Intervista esclusiva allo sherpa G7/G20 Luca Ferrari

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articolo attuale: G20: l’intervista allo “sherpa” della Premier Meloni, Luca Ferrari, ID: 1238

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La premier Giorgia Meloni, il secondo a sx sherpa Luca Ferrari incontrano il Primo Ministro del Giappone in occasione del Vertice G7


Recentemente si è svolto a Lerici un evento incentrato sulla geopolitica internazionale, dal titolo Dal Golfo alla Grande Muraglia, che ha visto la partecipazione di spicco dell’ex ambasciatore Luca Ferrari. Durante questa occasione, si è tenuto un interessante dialogo tra lui e l’ex ambasciatore e consigliere NATO Stefano Stefanini, un vero e proprio lericino doc (qui la sua intervista). Di seguito vi presentiamo una panoramica della carriera lavorativa di Luca Ferrari.

Luca Ferrari, ambasciatore d’Italia prima in Arabia Saudita e poi in Cina durante il periodo della  pandemia, oggi sherpa G7/G20 (Con il termine sherpa si indica un diplomatico rappresentante personale di un capo di Stato o di un capo del Governo che prepara un vertice internazionale, come quelli del G7 e del G20, e negozia la dichiarazione finale dei leader) per la premier Giorgia Meloni. Classe 1961, l’ambasciatore Luca Ferrari entra in  carriera diplomatica nel marzo 1986. Dopo alcuni incarichi a Mosca e Washington come primo segretario,  viene promosso Consigliere d’Ambasciata e nel gennaio del 2001 assume la direzione dell’Ufficio Medio  Oriente della Direzione Generale per i Paesi del Mediterraneo e del Medio Oriente. Nel gennaio 2008 è  promosso al rango di Ministro Plenipotenziario e confermato nella stessa sede in qualità di Ministro  Consigliere, Portavoce e Capo dell’Ufficio “Stampa e Legislativo”. Nominato ViceCapo Missione e  Ministro dell’Ambasciata d’Italia presso il Regno di Spagna, assume servizio a Madrid il 22 settembre  2009. Nell’autunno del 2013 rientra a Roma in qualità di vice direttore Generale per la Mondializzazione e le Questioni Globali presso la Farnesina dove rimane fino alla sua nomina ad Ambasciatore d’Italia nel  Regno d’Arabia Saudita nel marzo 2016. Nell’ottobre 2019 viene nominato Ambasciatore d’Italia in Cina,  paese in cui trascorrerà tutto il difficile periodo della pandemia fino al 2022.

Golfo dei Poeti News ha avuto il privilegio e l’onore di intervistarlo, ottenendo alcune anticipazioni riguardo ai prossimi appuntamenti G20 e G7.

Luca Ferrari sherpa G7/G20 della premier Meloni

Da ambasciatore a Sherpa G7/G20. Cosa ha significato per lei questo cambiamento? 

Innanzitutto per me è stato un grandissimo onore che il presidente del consiglio Giorgia Meloni mi abbia chiesto di prendere questo ruolo di suo sherpa G7/G20 in un anno molto particolare perché la presidenza del G7 il prossimo sarà italiana si svolgerà in Puglia quello dei capi di Stato, ma il G7 è una macchina molto più complessa ci saranno 15/18 riunioni ministeriali e si svolgeranno in tutta Italia il ministro degli Esteri per esempio ha già annunciato che andrà a quella di Capri ma le riunioni del minestro degli Esteri sono due, non so ora dove faranno la seconda poi ci saranno due riunioni del ministro delle finanze. Il G7 sarà ovunque in Italia le riunioni ministeriali saranno ovunque da nord a sud e tutta la penisola verrà coinvolta in questo evento internazionale. Il luogo dove si svolgerà in Puglia il G7/G20 non è stato ancora deciso dalla premier Meloni. Sono molto onorato di questo ruolo che ricopro è un ruolo molto importante vicino al presidente del consiglio e ho iniziato a novembre scorso e sono andato a G20 a Bali in Indonesia, a settembre andremo al G20 in India a Nuova Delhi poi ci sarà il G7 in Italia e il G20 prossimo anno sarà in Brasile.

Gli ex ambasciatori Ferrari e Stefanelli

Quali saranno i punti focali del G20? Parlerete anche dell’Ucraina?

Il G20 è in realtà è un foro soprattutto economico. Nasce come meeting di dialogo natura quasi prettamente economica dopo la crisi economica del 2008. Si tratteranno temi globali: di clima, di ambiente, di industrializzazione, di sicurezza economica, di catene di approvvigionamento, di salute, di economia pura, di crescita economica e di come farla ripartire, di come mantenere la libertà di commercio. Verranno toccati marginalmente anche dei temi politici e del conflitto in Ucraina di cui poi si farà menzione nel comunicato finale. Principalmente è un foro di dialogo economico e si trattano temi dell’economia globale. Putin sinceramente non so se verrà. A Bali al G20 scorso non venne.

Collabora a stretto contatto con la premier Meloni qual è il tipo di rapporto con lei? 

È un rapporto di collaborazione, un rapporto di fiducia. Lavoro in base a quello che la premier Meloni mi indica. Lei mi detta la linea e cerchiamo di adeguarci e di adattarla: la Presidente del Consiglio ha il pieno possesso della situazione sa dove vuole andare.

Ritornerebbe volentieri come ambasciatore in Cina o in Arabia Saudita?

Certo sono due sedi bellissime, interessantissime, importantissime. Da quando sono andato la prima volta in Arabia Saudita nel 2016 ad oggi l’Arabia Saudita è cresciuta d’importanza, è un paese centrale nei rapporti della regione del Golfo e del Medio Oriente, ma  anche nei confronti dell’Asia. La Cina naturalmente è il gigante in tema di economia anche se adesso ha qualche problema di crisi economica e questo si risentirà così anche da noi prima o poi. L’onda dello shock cinese, se ci sarà, arriverà anche da noi. Se dovessi rinascere rifarei le stesse cose ed esperienze: mi sento molto privilegiato. Sono stato poi molto fortunato perché sono arrivato in Arabia Saudita nel 2016 quando ha cominciato ad uscire da un certo massimalismo religioso e ho trovato  un’Arabia Saudita che sta cercando di normalizzare i suoi rapporti, di liberarsi da certe catene religiose, di essere un paese più laico, più normale. È  un paese che guarda molto come stile di vita agli Emirati Arabi Uniti, all’Egitto e sicuramente cerca di emulare questi paesi nell’ambito della società civile.

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Luisa Fascinelli