13 agosto 2007 – 13 agosto 2023: 16 anni di misteri e non verità
Il delitto di Garlasco ha profondamente scosso l’opinione pubblica fin dall’inizio. Ricordo con grande precisione il giorno in cui è avvenuto e ho seguito attentamente ogni sviluppo di questo inquietante caso di cronaca nera, ancora avvolto nel mistero. Purtroppo, Chiara Poggi ha ottenuto solo una giustizia parziale, poiché nel 2015 ad Alberto Stasi è stata inflitta una condanna definitiva di 16 anni dalla Corte di Cassazione. Questa sentenza è giunta dopo le precedenti assoluzioni annullate nel 2009 e nel 2011, e ha comportato una riduzione della pena di un terzo grazie al rito abbreviato (a oggi i femminicidi sono esclusi dai riti abbreviati e sconti di pena cliccate qui per tutte le info).
Guardate il video dettagliato di questo caso
Nel delitto di Garlasco anche l’ex Maresciallo dei Carabinieri Francesco Marchetto, ora in pensione, era stato condannato a due anni e mezzo di reclusione per falsa testimonianza e al risarcimento dei danni alla famiglia di Chiara Poggi, con una provvisionale di 10 mila euro. Nel 2007, anno del delitto, Marchetto ricopriva il ruolo di comandante della stazione dei Carabinieri di Garlasco. Secondo l’accusa, inizialmente richiesta a tre anni, l’ex maresciallo avrebbe fornito testimonianza mendace durante il processo di primo grado davanti al giudice Stefano Vitelli di Vigevano, riguardo alle motivazioni che lo avevano indotto a non sequestrare la bicicletta nera da donna in possesso di Stasi. Questo avrebbe influenzato l’esito del procedimento giudiziario.
La Corte d’Appello di Milano il 12 ottobre 2017 ha respinto il ricorso dell’ex carabiniere contro la sentenza del Tribunale di Pavia e, pur riconoscendo la prescrizione del reato, ha confermato la condanna a risarcire la famiglia Poggi con 30mila euro oltre al pagamento delle spese legali.
Se volete vedere il video della ricostruzione del delitto di Chiara Poggi qui il link
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Luisa Fascinelli