Non siamo su “Scherzi a parte” è accaduto veramente…
Una storia di tradimenti in una notte di mezza estate emergente dalla penombra. L’episodio affonda le radici alla fine di luglio, ma solo pochi giorni fa ha varcato la soglia dell’opinione pubblica. I protagonisti di questo intreccio sono Massimo Segre, 64 anni, rinomato commercialista e pilastro finanziario dell’élite “torinese”, e Cristina Seymandi, 47 anni, intraprendente imprenditrice e un tempo stretta collaboratrice dell’ex sindaca Appennino. In procinto di unire le loro vite in matrimonio, la trama prende una svolta inaspettata quando lui organizza una sontuosa festa pre-nuziale, con una schiera di invitati di spicco. Tutto si sviluppa inizialmente senza intoppi, fino a quando Segre rivolge a Seymandi un monologo che, a un certo punto… puoi vedere i dettagli nel video qui di seguito.
Guarda il video dello scandalo
Il video si è diffuso velocemente in rete, catturando l’attenzione del pubblico. Tra coloro che si trovavano in loco durante questo momento imbarazzante, figura il DJ Maurizio Arena, comparso accanto a Segre nel video diventato virale. In un’intervista con il Corriere, Arena ha dichiarato: “Non avrei mai immaginato una serata del genere. Se avessi saputo che il dottor Segre aveva intenzione di comportarsi in quel modo, non avrei mai accettato l’invito. Inoltre c’è l’ipotesi che alcuni membri dello staff ne fossero a conoscenza, ma tutti gli altri non ne sapevano assolutamente nulla”.
Guarda il secondo video di aggiornamento
Cosa ne pensa l’avvocato esperto in diritto di famiglia
L’avvocato Davide Piazzoni, esperto in diritto di famiglia, intervistato dal Corriere della Sera, ha evidenziato la possibile presenza di un caso di “illecita diffusione dei dati personali“. Ha inoltre enfatizzato che non sembra esserci utilizzo di linguaggio offensivo da parte di Segre, sottolineando la necessità di dimostrare che le parole di Segre abbiano arrecato un significativo danno alla reputazione e all’immagine sociale della Seymandi. Considerando che i due non sono ancora sposati, secondo l’attuale giurisprudenza, non sussistono obblighi di fedeltà all’interno della loro relazione di convivenza. Di conseguenza, risulterebbe ancora più complesso provare l’offesa derivante dalla divulgazione dell’infedeltà da parte dell’altro partner. Segre non avrebbe insultato l’ex partner, ma avrebbe piuttosto riportato fatti che crede di poter dimostrare. Rimane tuttavia irrisolta la questione dell’aver divulgato dati personali senza il consenso della donna, che potrebbe costituire un problema legale.
Arriva il Garante per la Privacy
Aggiornamento a oggi 14 agosto, il Garante per la Privacy comunica: si sta procedendo all’avvio di un’istruttoria al fine di accertare eventuali responsabilità connesse alla violazione della vigente disciplina sulla privacy. Inoltre aggiunge: l’istruttoria sarà, in particolare, volta a accertare il possesso – da parte dei diversi soggetti che hanno proceduto, a diverso titolo, anche attraverso video, alla diffusione dei dati e dei contenuti in questione – di un’idonea base giuridica”. E non finirà certamente qui, resta il fatto che ormai questa storia è diventata di dominio pubblico e il pasticcio è irrecuperabile.
Per vedere il video del monologo cliccate qui
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Luisa Fascinelli