Arresti domiciliari per Giovanni Toti Presidente della Regione Liguria

Terremoto in Regione Liguria – perquisizioni in corso negli uffici del Consiglio Regionale

Nessun comunicato è stato emesso da Regione Liguria e Comune delle Spezia

Misure cautelari anche per Paolo Emilio Signorini, già presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, e per gli imprenditori Aldo e Roberto Spinelli, Mauro Vianello, per il consigliere di amministrazione di Esselunga, Francesco Moncada e per Matteo Cozzani, capo di gabinetto del presidente della Regione.

Gli altri destinatari dell’ordinanza sono Arturo Angelo Testa e Italo Maurizio Testa, e di Venanzio Maurici. Signorini, indagato per corruzione per l’esercizio della funzione e per atti contrari ai doveri d’ufficio, e’ destinatario di una misura della custodia cautelare in carcere, mentre per Toti sono stati disposti gli arresti domiciliari per gli stessi reati.

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In un hotel di Sanremo questa mattina è stata notificata l’ordinanza dalla Guardia di finanza. Il governatore stamani avrebbe dovuto partecipare a una conferenza stampa in occasione dell’incontro tra Flavio Briatore e il sindaco di Ventimiglia Di Muro. Gli uomini della Guardia di Finanza hanno atteso il governatore, concedendogli il tempo necessario per prepararsi prima di scendere. Successivamente, lo hanno accompagnato all’esterno dell’hotel dove erano parcheggiate le auto d’istituto

La Guardia di finanza, secondo quanto si apprende, ha effettuato anche una serie di perquisizioni e acquisizioni nell’appartamento genovese di Giovanni Toti, in piazza Piccapietra, alla presenza dello stesso governatore. Con il presidente della Regione dovrebbe trovarsi anche il suo avvocato Savi.

Arresti domiciliari anche per Matteo Cozzani, capo di gabinetto e braccio destro di Toti. E’ accusato di corruzione elettorale, aggravato dalla circostanza di cui all’art. 416-bis.1 c.p. perché, per l’accusa, avrebbe agevolato l’attività di Cosa Nostra. In particolare avrebbe agevolato il clan Cammaratadel mandamento di Riesi (Caltanissetta) con proiezione nella città di Genova. E’ accusato anche di corruzione per l’esercizio della funzione. 

Nello specifico, le accuse riguardano la promessa di posti di lavoro e appartamenti di edilizia residenziale migliori per convogliare i voti degli elettori appartenenti alla comunità di Riesi (Caltanissetta) di Genova (almeno 400 preferenze) verso la lista “Cambiamo con Toti Presidente” e verso l’indagato Stefano Anzalone e alcuni altri candidati della predetta lista non sottoposti a indagini. 

Ai domiciliari anche il terminalista genovese Aldo Spinelli. In carcere invece l’ex presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini, oggi amministratore delegato di Iren. Secondo l’inchiesta, l’imprenditore avrebbe dato soldi a Toti per ottenere in cambio favori come la concessione a Spinelli per le aree del terminal Rinfuse.

Nell’ambito dell’inchiesta della procura di Genova su un giro di corruzione, è indagato anche Francesco Moncada, consigliere di amministrazione di Esselunga S.p.A.. Moncada, sottoposto al divieto temporaneo di esercitare l’attività imprenditoriale e professionale con l’accusa di corruzione. Stessa misura per Roberto Spinelli, imprenditore nel settore logistico ed immobiliare, figlio di Aldo Spinelli, e per Mauro Vianello, imprenditore operante nell’ambito del Porto di Genova, accusato di corruzione nei confronti di Signorini, ex presidente del porto.

 Al Presidente Toti si contesta di avere accettato da Aldo Spinelli e Roberto Spinelli le promesse di vari finanziamenti e ricevuto complessivamente 74.100 euro a fronte di più impegni: quelli di “trovare una soluzione” per la trasformazione della spiaggia di Punta Dell’Olmo da “libera” a “privata”; agevolare l’iter di una pratica edilizia relativa al complesso immobiliare di Punta Dell’Olmo di interesse di Aldo Spinelli e Roberto Spinelli e pendente presso gli uffici regionali; velocizzare e approvare la pratica di rinnovo per trent’anni della concessione del Terminal Rinfuse alla Terminal Rinfuse Genova S.r.l. (controllata al 55% dalla Spinelli.) pendente innanzi al Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, approvata il 2.12.2021; assegnare a Spinelli gli spazi portuali ex Carbonile ITAR e Carbonile Levante (assegnazione avvenuta rispettivamente in data 7.6.22 e in data 19.12.22); assegnare a Spinelli un’area demaniale in uso al concessionario Società Autostrade (ASPI), 3 ; agevolare l’imprenditore nella pratica del “tombamento” di Calata Concenter (approvata dal Comitato di Gestione in data 29.7.2022).

A Cozzani quale coordinatore regionale della campagna elettorale per la Lista “Cambiamo con Toti Presidente”, Italo Maurizio Testa e Arturo Angelo Testa, quali rappresentanti della comunità riesina di Genova, viene contestato inoltre (in concorso con il presidente della Regione Liguria, per il quale non è stata chiesta alcuna misura cautelare/interdittiva in relazione a questo delitto) il reato di corruzione elettorale in occasione delle consultazioni elettorali della Regione Liguria del 20 e 21 settembre 2020.

A Toti e a Cozzani è stato contestato anche il fatto di aver accettato la promessa di Moncada di un finanziamento illecito rappresentato dal pagamento occulto di alcuni passaggi pubblicitari sul pannello esposto sulla Terrazza Colombo per la campagna elettorale comunale del ’22, a fronte dell’impegno di sbloccare due pratiche di Esselunga pendenti in Regione relative alla apertura di due punti vendita rispettivamente a Sestri Ponente e Savona. 


La commissione parlamentare Antimafia ha richiesto di acquisire gli atti dell’inchiesta condotta dalla Dda di Genova e dalla Guardia di Finanza, la quale ha portato ai domiciliari il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, e il suo braccio destro, Matteo Cozzani, capo di gabinetto.

L’inchiesta che oggi ha condotto alla messa ai domiciliari del presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, ha avuto origine dalla trasmissione degli atti per competenza dalla Procura della Repubblica della Spezia. Quest’ultima ha condotto indagini in un procedimento correlato, nel quale è stata eseguita un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale della Spezia. Gli indizi a carico degli indagati sono emersi durante attività di intercettazione, pedinamento e osservazione, svolte successivamente alla trasmissione degli atti da parte della Procura della Spezia.

L’indagine, originariamente focalizzata su presunte ipotesi di corruzione elettorale, si è poi estesa a specifiche questioni relative a finanziamenti considerati illeciti per la formazione politica guidata da Giovanni Toti. Inoltre, sono emersi sospetti riguardanti erogazioni ritenute illecite di vantaggi vari a favore dell’ex presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale. Si sta indagando anche sulle decisioni sollecitate, promesse e/o adottate dai pubblici ufficiali indagati in cambio dei finanziamenti e dei vantaggi ricevuti. Attualmente sono in corso perquisizioni disposte dalla Procura della Repubblica.

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