L’uscita del graphic novel Spensley, il mito del primo genoano che vede, tra gli autori Fabrizio Càlzia, Peter O’Master, anche il nostro amico Gino Carosini (discendente del lericino Casimiro Carosini – Lerici in maggio 2016), ci ha fatto ricordare che il Genoa è il club di calcio più antico d’Italia con i suoi 130 anni di vita, essendo stato fondato come Genoa Cricket and Athletic Clubil 7 settembre 1893: furono una trentina di sudditi inglesi, la cui comunità era divenuta numerosa a Genova dopo l’apertura del canale di Suez (1869).
Riportiamo ora quello che dicono gli autori nella prefazione del graphic novel Spensley: il 7 settembre 1893 i soci fondatori del Genoa non giocavano ancora, quanto meno ufficialmente, al football. Solo due anni e mezzo più tardi un signore di nome e di fatto entra a far parte del Genoa Cricket and Athletic Club proponendo e promuovendo lo sport che lui conosce e ama. James Richardson Spensley ha idee chiare e nobili: apriamo le iscrizioni ai soci italiani, giochiamo tutti insieme.
La sua proposta verrà accolta il 10 aprile del 1897. Nasce così, di fatto, il Genoa Cricket and Football Club, e poco importa se la denominazione definitiva verrà adottata solo nei primi giorni del 1899, ancora su iniziativa di Spensley.
Ma chi era Spensley? In prima battuta il medico fiduciario delle carboniere che, assistite dalla compagnia di assicurazioni di Sunderland per cui lavorava, sbarcavano nel porto di Genova con gli equipaggi a rischio silicosi; più estesamente, un uomo dalla personalità ricca, dall’intelligenza e dalla curiosità spiccate e profonde, uno che non stava mai fermo, preso da mille interessi, uniti insieme dal filo conduttore dell’umanità.
Con tutto che alla fine sono poche le informazioni su di lui, ridotte alla stregua di note biografiche. E proprio per questo aperte alla fantasia, alla curiosità. Al mito. La storia che abbiamo raccontato non è forse (né può, né vuole essere) vera al 100%, ma è senz’altro vero-simile. Scriverla e disegnarla è stato un piacere; speriamo piaccia al grande popolo rossoblù».
Chi era Spensley
Spensley nacque in un sobborgo di Londra il 17 maggio 1867 e morì a Magonza il 10 novembre1915. Dopo essersi laureato in medicina nel 1891 ed aver esercitato la professione come chirurgo interno e assistente del professor Down, nel 1896 si trasferì a Genova per assistere i membri degli equipaggi delle numerose navi inglesi che vi facevano scalo. Da grande sportivo di cricket e calcio (in patria aveva giocato come portiere in una piccola squadra) si iscrisse al Genoa Cricket and Athletic Club e subito propose di far entrare nel club anche gli italiani e di estendere le attività sportive al football, diventando così il pioniere del calcio in Italia. Oltre all’impegno quotidiano di visita e cura degli equipaggi, prestava gratuitamente la propria opera di medico a favore degli abitanti più poveri del centro storico, dando spesso, insieme al supporto anche il denaro necessario per le terapie. Nel 1910 fu inoltre uno dei promotori dello Scautismo in italia.
Allo scoppio delle Prima Guerra mondiale si arruolò come medico. Rimase ferito sul campo di battaglia durante lo svolgimento delle sue mansioni, fu fatto prigioniero e portato nella fortezza di Magonza, in Germania, dove morì.
Per molti anni si è pensato che le spoglie del medico inglese fossero andate perse, tuttavia nel 1993, due tifosi del Genoa, Franco Savelli e Mario Riggio (ambedue anche scout), dopo alcuni anni di ricerche scoprirono la sua tomba proprio a cento anni dalla fondazione del Genoa, nel cimitero militare inglese di Niederzwehren, vicino a Kassel in Germania. Tutto questo è raccontato nel fumetto assieme ad alcuni documenti sul ritrovamento della sua tomba
Spensley, edizioni Galata,
prezzo di copertina € 15
Sandro Fascinelli
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