Un “pandoro salato” per Chiara Ferragni e Balocco: maxi multa dell’Antitrust


Chiara Ferragni si trova in un momento difficile dopo la controversia legata al pandoro Balocco, che lei aveva pubblicizzato durante le festività natalizie dello scorso anno. Molti dei suoi followers e consumatori erano convinti che il ricavato dalla vendita del pandoro sarebbe stato devoluto in beneficenza. Tuttavia, la situazione sembra essere diversa, creando un malcontento tra chi aveva sperato in un gesto solidale.

Il pandoro pubblicizzato su ig di Chiara Ferragni lo scorso anno

La didascalia di presentazione del pandoro per beneficenza sulla pagina Ig di Chiara Ferragni

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, comunemente nota come Antitrust, sta contestando a tre società di aver attuato una pratica commerciale scorretta riguardo alla pubblicità del “Pandoro Pink Christmas“, un prodotto associato al marchio di Chiara Ferragni.

Oltretutto il pandoro aveva un costo di oltre 9 euro, anziché il prezzo di circa 3,70 euro di un pandoro non griffato, e i consumatori “ignari” pensavano avrebbero contribuito a una donazione che, in realtà, era già stata effettuata dalla Balocco a maggio 2022, molti mesi prima del lancio dell’iniziativa a novembre 2022.

L’accusa riguarda il fatto che le società coinvolte hanno lasciato intendere ai consumatori che l’acquisto del prodotto avrebbe contribuito a una donazione all’Ospedale Regina Margherita di Torino per l’acquisto di un nuovo macchinario destinato alle cure terapeutiche dei bambini affetti da Osteosarcoma e Sarcoma di Ewing.


Secondo l’Antitrust, le società Fenice e Tbs Crew hanno guadagnato oltre 1 milione di euro attraverso il pagamento di licenze per l’utilizzo dei marchi di Chiara Ferragni e per la realizzazione dei contenuti pubblicitari.

Tuttavia, queste società non avrebbero versato alcuna somma all’Ospedale Regina Margherita di Torino come inizialmente pubblicizzato, configurando quindi un comportamento scorretto e fuorviante.

La sanzione ammonta a oltre un milione di euro per due società legate alla nota influencer, e a 420mila euro per i produttori del pandoro Balocco coinvolto nella controversia.


Chiara Ferragni ha risposto alle accuse tramite un post su Instagram, esprimendo dispiacere nel caso qualcuno abbia frainteso la sua comunicazione e messo in dubbio la sua buona fede. Ha sottolineato che lei e la sua famiglia continueranno a fare beneficenza come sempre hanno fatto, e ha annunciato l’intenzione di impugnare la decisione ritenuta ingiusta presso le sedi competenti.

Inoltre l’Antitrust annuncia ulteriori azioni, l’associazione intende presentare un’istanza presso Instagram e l’Autorità per le Comunicazioni (AGCOM) per sollecitare un aumento dei controlli sui messaggi pubblicitari connessi alle iniziative di solidarietà promosse dai Ferragnez sui social media. Questo intervento mira a garantire una maggiore trasparenza per tutti gli utenti che hanno il diritto di essere informati in modo completo e accurato riguardo a tali iniziative.

La fiducia di chi acquista è sempre l’elemento chiave nelle dinamiche commerciali, ed eventi come questi possono influenzare in modo significativo la percezione di un marchio o di una personalità influente. La battaglia legale sarà lunga, ma l’obiettivo primario deve essere quello di assicurare che gli acquirenti non vengano raggirati e che l’etica commerciale rimanga al centro dei diritti del consumatore.

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Luisa Fascinelli