Per festeggiare Halloween bisogna conoscere anche la sua storia
Il 31 ottobre è la notte di Halloween, viene festeggiata in quasi tutte le parti del mondo da adulti e bambini. Pochi però conoscono realmente il significato di questa festa e perché si festeggia.
Questa giornata ha origini molto antiche e lontane, addirittura in Irlanda, quando era occupata dai Celti (tra il VI e il I secoli a.C.). Corrisponde infatti, al “Samhain”, il capodanno celtico: è il passaggio dalla stagione estiva a quella invernale, la prima era rappresentata dall’arancione dei campi, la seconda dal nero e si celebrava esattamente il 31 ottobre.
Era un rito che veniva praticato per esorcizzare la paura dei mesi freddi che non portava più raccolti. I celti credevano che gli spiriti, in questo cambio di stagione, potessero venire sulla terra a distruggere i campi e le capanne. Temevano si confondessero insieme ai viventi e, per tenerli lontani, indossavano maschere e vestiti spaventosi.
Nell’800 questa tradizione si spostò negli Stati Uniti, a causa di una grave carestia che portò tante persone a migrare in terre più fortunate. Halloween è legato alla giornata
di Ognissanti. La parola deriva dall’inglese antico “All Hallows’ Eve”, che tradotto significa: la vigilia dei Santi.
Se prima era destinata solo ai paesi anglosassoni, dagli Anni’80 anche da noi si è fatta avanti più prepotentemente del passato, anche grazie a tutti i film e serie tv horror dedicati ad Halloween. Ci sono due cose che non possono mancare in questa giornata: “la zucca a lanterna” e “dolcetto o scherzetto”?
Il simbolo unico per eccellenza è, la zucca a mo’ di lanterna, chiamata “Jack-o- Lantern”. Anch’essa ha origini antichissime, all’epoca veniva intagliata nelle rape o nelle patate. Nacque da una storia antica che raccontava di un fabbro irlandese ubriacone di nome Jack, che si prese gioco del diavolo per ben due volte, evitando così, di farsi rubare la sua anima. Dopo la sua morte fu condannato a girovagare la terra, con solo una rapa, per illuminare il suo cammino.
Fu così che quando gli irlandesi immigrarono in America non trovando più rape e patate grandi per poterle intagliare, cominciarono a utilizzare le grosse zucche, che invece abbondavano in tutto il paese.
Diverse sono le leggende narrate per il “dolcetto o scherzetto?”, tanto amato dai bambini la sera di Halloween (in inglese Trick or treat?). La più accreditata risale al periodo medievale, quando i contadini e i mendicanti bussavano alle porte delle case, chiedendo in elemosina un pezzo di pane. In cambio avrebbero recitato delle preghiere per le anime dei defunti. Al contrario a chi non donava, gli sarebbe arrivato un augurio di mala sorte.
Tanti italiani si sono americanizzati, a tal punto che, mascherarsi e truccarsi in modo mostruoso può diventare davvero divertente per passare una serata particolare. Scacciare gli spiriti maligni, per chi ci crede, può essere invece di buon auspicio per avere un pizzico di fortuna in più.
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Luisa Fascinelli